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Centro BMS L'Aquila e San Benedetto del Tronto

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L'ipertensione arteriosa è quella condizione patologica in cui la pressione a riposo risulta costantemente più alta degli standard fisiologici considerati normali.

Si può parlare poi di ipertensione diastolica se l'aumento pressorio riguarda soltanto la pressione minima o di ipertensione sistolica se l’aumento pressorio riguarda soltanto la pressione massima.

L'ipertensione è talmente diffusa da essere considerata tra i maggiori problemi clinici dei tempi moderni. È considerata un “killer silenzioso” perché agisce nell’ombra, in maniera subdola, talvolta con sintomi non eclatanti o sopportati, che poi può degenerare in complicanze severe, talvolta dall'esito mortale.

Con gli opportuni screening medici, soprattutto cardiologi, al paziente viene diagnosticata un’ipertensione arteriosa con o senza trattamento farmacologico.

Per capire, di fronte a questa diagnosi, qual è l’approccio nutrizionale del Sistema Metabolico Bruni (BMS) dobbiamo chiarire innanzi tutto che l’ipertensione può derivare sostanzialmente da due fattori:

 

1)sindrome metabolica con sovrappeso ed eccesso di grasso viscerale;

2)tono adrenergico eccessivo (quello che corrisponde a soggetti magri, nerboruti, nervosi, insonni).

 

Sono due situazioni da affrontare in maniera completamente differente.

Il primo è forse il caso più classico di ipertensione, con ipercolesterolemia, fegato steatosico, transaminasi alterate, diabete o iperglicemia ovvero il quadro tipicamente connesso al sovrappeso.

Per questa tipologia di paziente è molto importante verificare dal punto di vista genetico le predisposizioni metaboliche: pensiamo in particolare al gene ACE la cui mutazione, in concomitanza a una continuata serie di errori alimentari, predispone all’ipertensione (non a caso conosciamo una classe di farmaci anti-ipertensivi noti come ACE inibitori); pensiamo anche al gene caffeina e alla possibilità di comprendere una tendenza ipertensiva nel caso di una rilevata metabolizzazione lenta della caffeina.

Se da un lato è sicuramente indispensabile trattare questa ipertensione con alimenti e combinazioni alimentari che favoriscano la perdita di peso, sono dall’altro altrettanto opportune le combinazioni alimentari utili a drenare i liquidi. Si prevede, nel primo step di trattamento, l’esclusione del glutine perché è di difficile metabolizzazione a livello renale e si studia una nutrizione adeguata a stimolare il fegato per facilitare la detossificazione.

In un piano alimentare per questa ipertensione sono altresì necessari alimenti che fluidifichino il sangue (come aglio, cipolle, melone, frutti di bosco) al fine di diminuire il rischio di ictus e di altri eventi vascolari. Si rivela molto utile, opportunamente dosata e nelle giuste combinazioni, la frittura (quella tanto demonizzata!) perché stimola fortemente la coliciste e i processi di detossificazione quindi aiuta la depurazione epatica e facilita la perdita di peso.

Nel secondo caso di ipertensione, dobbiamo invece agire con un’alimentazione sedativa, eliminare le sostanze nervine come caffè, cioccolato e tè che eccitano il sistema nervoso, controllare i livelli di cortisolo soprattutto al mattino perché potrebbe procurare un ulteriore innalzamento dei livelli pressori, migliorare la qualità del sonno, detossificare il fegato. È l’ipotesi in cui dobbiamo infatti andare a ridurre l’irascibilità e lo stress. Sono di grande efficacia integratori come passiflora, valeriana e griffonia che possono migliorare la risposta del paziente alla fase stressogena. Anche qui è comunque necessario modulare l’intervento anti-ipertensivo con alimenti e combinazioni opportune nei vari pasti della giornata.

Nell’uno e nell’altro caso, ciò che occorre comprendere è la stretta connessione tra ipertensione, qualità del cibo e qualità di vita. In presenza di alcuni fattori o di altri la risposta nutrizionale muta ma è determinante per gestirla.

Ecco che è importante valutare i fattori e individuare il piano nutrizionale scientificamente personalizzato. Si tratta infatti di uno stato che non si può sottovalutare o trascurare ma che può trarre enorme giovamento da un’alimentazione mirata.

 

BMS è un percorso di educazione nutrizionale estremamente personalizzato al quale è possibile accedere online.

Naturalmente è prevista un’anamnesi approfondita che, insieme alla diagnosi che Ti è stata fatta dal medico e, eventualmente, al test genetico, è il riferimento essenziale per un approccio scientifico mirato.

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Bisogna innanzi tutto considerare che i disturbi gastrici sono molti e possono avere cause profondamente diverse. Questo, prima di valutare un efficace approccio nutrizionale, impone un’anamnesi minuziosa e una diagnosi del gastroenterologo che escluda patologie precise, talvolta anche abbastanza preoccupanti.

Ciò significa considerare i disturbi gastrici con molta attenzione.

Taluni, in particolare, sono molto diffusi e spesso trattati con rimedi occasionali: la gastrite, le difficoltà digestive, il reflusso gastroesofageo. In realtà occorre invece analizzare bene l’eziologia.

Come sempre, per ciascuna condizione clinica, quella del Sistema Metabolico Bruni è una risposta personalizzata, che quindi si basa sulle peculiarità del paziente.

Come dicevo al principio, ci sono tanti disturbi che interessano lo stomaco e ci sono tanti possibili fattori scatenanti. Al di là di possibili malattie d’organo è dunque opportuno che il paziente abbia fatto il test dell’Helicobacter pylori, un batterio che in condizioni normali è tenuto sotto controllo dalla flora batterica gastrica e dal muco che protegge la membrana gastrica ma che in condizioni di disbiosi indotta da errori alimentari, eccessivo consumo di alcool o caffè, vita sregolata, può prendere il sopravvento con pesanti conseguenze a carico della funzionalità gastrica. Peraltro a lungo termine un’infezione da Helicobacter pylori può portare, rammentiamolo, a problematiche oncologiche.

Possiamo altrimenti avere una GASTRITE:

-per errori alimentari storici

-a causa di una pessima masticazione

-per costante assunzione di alcool, caffè o fumo

-per abuso di spezie come menta e pepe

-per influenze nervose

Il primo passaggio, escluse patologie da trattare in maniera specifica, è quindi prendere in esame le abitudini, alimentari e di vita.

Potremmo avere solo un rallentamento dello svuotamento gastrico per il quale basterebbe intervenire migliorando la nutrizione con COMBINAZIONI DI ALIMENTI SEMPLICI E DIGERIBILI.

Oppure potremmo verificare una iperfermentazione intestinale dovuta ad esempio ad intolleranza al lattosio che può procurare reflusso e disturbi gastrici.

Sovente invece è l’allergia al nichel a procurare reflusso, bruciore gastrico, difficoltà digestive.

Tanto in un caso che nell’altro noteremmo in tempi brevi un netto miglioramento della sintomatologia solo impoverendo la dieta di alimenti contenenti lattosio o nichel. Altrettanto può dirsi nel caso in cui i fattori “incriminati” siano caffè, alcool o fumo.

A livello generale bisogna tener presente che anche la flora batterica gastrica, come quella intestinale, merita grande attenzione. Ecco che il BMS, di fronte a gastralgie e disturbi gastrici, prevede l’uso di PROBIOTICI (spesso lactobacilli, ottimi peraltro per tenere sotto controllo la crescita indiscriminata dell’Helicobacter pylori).

Per un piccolo periodo, da 15 giorni a un mese, può essere necessaria la somministrazione di ENZIMI DIGESTIVI. Si sconsiglia invece l’assunzione per periodi prolungati altrimenti se ne riduce la produzione a livello epatico e pancreatico.

Naturalmente l’approccio fondamentale è quello delle adeguate combinazioni alimentari: gli eventuali integratori servono infatti ad accelerare i tempi di recupero ma la vera soluzione è contenuta nell’educazione alimentare funzionale.

Per tutti i disturbi gastrici è innanzi tutto fondamentale un piano alimentare basato su ALIMENTI ASCIUTTI (ciò significa evitare brodi, minestre et similia) e sull’eliminazione almeno per i primi giorni della frutta, come kiwi, ananas, ciliegie, per evitare iperfermentazione gastrica che potrebbe innescare reflusso gastroesofageo. Gradualmente andrà poi consumata anche la frutta ma non al pasto o lontanissimo dal pasto: l’ideale sarebbe un’ora dopo il pasto quando lo stomaco non è ancora vuoto.

Validissimi e utilissimi gli apporti di banana e finocchio che controllano l’acidità gastrica.

Decisamente da favorire, nei pasti, ad esempio pane tostato con prosciutto crudo o bresaola oppure pasta ripassata in padella in maniera che perda l’acqua di cottura e sia quindi ben asciutta.

Resta comunque essenziale affrontare l’insieme delle cause e delle abitudini errate quindi prestare attenzione alla masticazione perché il bolo alimentare arrivi nello stomaco ben triturato, agire sui fattori nervosi magari prevedendo nel pasto serale combinazioni sedative che agevolino un sonno ristoratore, associare la corretta nutrizione a efficaci integratori. Affidarsi al solo rimedio occasionale farmacologico spesso trascura tutti questi aspetti, di alimentazione e emotivi, che sono invece la radice del problema.

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Il tema del deficit della libido interessa un numero non irrilevante di uomini, anche in giovane età. Purtroppo è anzi un problema in aumento in ragione, lo vedremo, di uno stile di vita e di alimentazione errati e predisponenti.

Si tratta, è evidente, di un disagio estremamente delicato per il quale solitamente gli uomini si affidano a un urologo o ad altri specialisti. Difficilmente pensano invece di rivolgersi a un nutrizionista.

In realtà, se è vero che dobbiamo considerare gli aspetti propriamente patologici, ad esempio una problematica ormonale che deve essere risolta in ambito endocrinologico, c’è una vasta casistica a componente mista che può essere affrontata in modo efficace con un approccio nutrizionale.

Il Sistema Metabolico Bruni su tante diagnosi di deficit della libido maschile ha riportato infatti risultati davvero considerevoli con una strategia di intervento nutrizionale e nutraceutico mirato e personalizzato.

Premesso quindi che il primo step per inquadrare il deficit è quindi l’anamnesi, che aiuta ad individuare le cause, e che è necessaria una diagnosi che escluda patologie specifiche, I FATTORI più comuni rilevati sono:

-una scarsa qualità alimentare

-una scarsissima attività fisica o, al contrario, un’eccessiva attività fisica

-uno stress ossidativo molto alto che può derivare dalla cattiva nutrizione, da eccesso di farmaci, da eccesso di attività fisica, da abuso di alcool, droghe e fumo.

Nella fase di valutazione è sempre necessario considerare l’aspetto emotivo perché quando c’è una componente stressogena o ansiogena importante, un’eccessiva stanchezza da surmenage lavorativo o psico-fisico, occorre rimettere in ordine una serie di parametri essenziali.

Uno tra questi è il cortisolo. Un livello di cortisolo molto alto denota appunto uno stress molto alto sul quale è essenziale intervenire con combinazioni alimentari mirate, che comprendano un pasto serale sedativo e con l’opportuna integrazione nutraceutica di:

1)FOSFATIDILSERINA che permette di modulare e ridurre, anche in maniera incisiva, il tasso di cortisolo e con ciò ridurre lo stato stressogeno. Questo favorirà un miglioreamento dei parametri pressori e glicemici e permetterà indirettamente di avere risposte insulinemiche adeguate. Una risposta insulinemica alterata non giova affatto alla qualità della stimolazione sessuale, non solo negli uomini.

2)TRIBULUS TERRESTRIS, di solito associato a zinco, che migliora la qualità del testosterone: in particolare garantisce la quantità adeguata di testosterone libero, cioè quella frazione dell’ormone non legata ad altre proteine e quindi utile nel modulare positivamente il desiderio sessuale e la risposta allo stimolo.

L’alimentazione adeguata è costituita poi da alimenti che favoriscono la produzione di testosterone:

bottarga

uova

semi di zucca

carne d’agnello

cacciagione

tonno e tutti i pesci ricchi di zinco come pesce azzurro, salmone, cozze, vongole

in BMS questi alimenti vengono combinati opportunamente nella giornata nei diversi pasti in maniera che non si verifichi un’eccessiva eccitazione metabolica (che andrebbe ad accentuare i fattori stressogeni alla base del problema) e che migliorino la qualità del sonno proprio per ridurre stress e cortisolo.

Normalmente l’anamnesi ci rivela, come dicevo, che al deficit si connettono aspetti emotivi e di cattiva alimentazione. Spesso ci troviamo di fronte a persone con un’alimentazione iperglicemica, a basso carico di antiossidanti, ricca di alimenti industriali.

Ecco dunque che accanto a molti cibi antiossidanti bisogna prevedere il supporto di specifici integratori come il glutatione, l’acido alfalipoico, l’acetil-cisteina, il coenzima Q0 e l’acido folico.

Quest’ultimo -l’acido folico- è importante per migliorare la fertilità. E in tal senso è il caso di dire che spesso, il deficit di libido e una qualità scarsa di spermatozoi, si riscontrano insieme. In effetti questa bassa qualità degli spermatozoi ha le medesime cause del deficit di libido: stress, alcool, droghe, fumo, cattiva alimentazione.

BMS presta molta attenzione alla motilità e alla qualità degli spermatozoi. L’approccio nutrizionale studiato con alimenti e combinazioni che riducano lo stress ossidativo, apportino zinco e massimizzino l’assorbimento delle sostanze nutritive, è integrato a tal fine con l’ACIDO CITRICO, proveniente da succo di limone o succo di pompelmo: l’acido citrico risulta estremamente utile per migliorare la qualità del liquido seminale e per stimolare il metabolismo epatico.

Nell’uomo con deficit della libido dobbiamo anche valutare l’eventuale presenza di un pessimo rapporto muscolo-grasso e quindi l’integrazione con AMMINOACIDI ESSENZIALI che favoriscono la sintesi proteica, risulta molto interessante perché abbinati a specifiche combinazioni alimentari, aiutano a stimolare efficacemente la perdita di tessuto adiposo.

Questo significa che l’approccio BMS è sempre a 360° e che molti o moltissimi stati clinici possono essere efficacemente trattati con un’educazione alimentare fortemente orientata alla salute e studiata sul paziente.

 

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Ancora qualche informazione...

Ecco alcune delle domande riccorrenti che ti aiuterrano a capire meglio il Sistema Metabolico Bruni (BMS). Se preferisci ricevere informazioni più specifiche invece, puoi scrivere una mail cliccando qui.

F.A.Q.

Il Sistema Metabolico Bruni (BMS) è il risultato di oltre 10 anni di studi in nutrizione funzionale, nutrigenetica e cronobiologia.
L'incontro e la sintesi di questi tre importanti settori della nutrizione e della biologia, si fondono in BMS, in maniera estremamente efficace e pratica.
BMS vede la luce nel 2018 grazie alla stretta collaborazione tra il Dott. Bruni, nutrizionista ed il Dott. Renzi, esperto informatico.

BMS è rivoluzionario nel campo della nutrizione applicata, poiché è in grado di elaborare una moltitudine di parametri clinici e variabili genetiche per tradurli in un percorso di educazione nutrizionale estremamente personalizzato, altamente scientifico efficace e semplice per il paziente.
BMS è l'unico metodo che elabora i seguenti dati per tradurli in un percorso nutrizionale straordinariamente efficace e pratico:

- Parametri clinici
- Parametri genetici
- Potere terapeutico dei singoli alimenti
- Potere terapeutico delle combinazioni alimentari
- Ciclicità nell'assunzione di specifiche categorie alimentari
- Cronobiologia

BMS è in grado di elaborare sequenze nutrizionali settimanali e mensili per controllare al meglio le risposte metaboliche ed ormonali della persona. Sulla base delle informazioni cliniche inserite dall'utente e rispetto ai dati ottenuti dal test genetico-BMS, si elaborano sequenze nutrizionali estremamente personalizzate.

Le combinazioni alimentari proposte in BMS e la loro precisa collocazione temporale permettono un eccellente controllo degli ormoni e dei fattori metabolici che controllano il senso di fame, alcuni esempi, Leptina, Grelina, Insulina, Glucosio, Cortisolo, Melatonina, Serotonina.

BMS elabora il percorso di educazione nutrizionale sulla base delle reali condizioni cliniche del momento.
BMS si adegua continuamente ai cambiamenti metabolici della persona e lo guida attraverso un percorso nutrizionale estremamente dinamico, personalizzato che diventerà nel tempo un vero e proprio modello alimentare personalizzato.

BMS elabora e sintetizza una moltitudine di informazioni che l'utente andrà ad inserire nelle diverse schede conoscitive.
Alcuni esempi: tutte le patologie in atto o pregresse, tipo di lavoro svolto, se sei uno sportivo e che tipo di sport pratichi, se hai intolleranze alimentari o allergie alimentari, qual è la qualità del sonno, come è la tua funzione intestinale, se soffri di disturbi dell'andamento glicemico, in una donna qual è la condizione ormonale e tanti altri dati. Inoltre ovviamente se effettui il test genetico BMS, sarà in grado di elaborare i tuoi dati genetici con la tua condizione clinica.

Il metodo BMS è stato già adottato da migliaia di pazienti, ma solo nel 2018 fa la sua comparsa come servizio on-line. Se vuoi leggere le recensioni dei pazienti e i risultati ottenuti puoi andare nella sezione dedicata cliccando QUI.

Il test genetico BMS elaborato, dal famoso genetista Dott. K.Grimaldi, prende in considerazione i geni che controllano il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, numerosi geni che controllano il metabolismo dei radicali liberi e la riparazione del DNA, i più importanti geni che regolano i processi infiammatori dell'organismo, il metabolismo dell'acido folico, della Vit. D, della sensibilità al sale, della caffeina, il gene che controlla il metabolismo dell'alcool, la sensibilità al nichel, la predisposizione alla celiachia, la metabolizzazione del lattosio e i geni del comportamento alimentare. Un test genetico estremamente completo ad un costo incredibilmente contenuto.

L'analisi genetica viene effettuata in un laboratorio altamente specializzato in analisi genetiche: GENETICLAB.

Assolutamente no. Tutti i test genetici si effettuano una sola volta nella vita in quanto il suo risultato non può mai cambiare nel tempo. Questo è uno dei tanti vantaggi che comporta eseguire il Test Genetico BMS.

Assolutamente no. Puoi tranquillamente iniziare a seguire il metodo BMS con un percorso di educazione alimentare estremamente personalizzato, in seguito quando lo riterrai opportuno, magari sceglierai di effettuare il test del DNA BMS per conoscere le caratteristiche fondamentali ed uniche del tuo metabolismo.