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Centro BMS L'Aquila e San Benedetto del Tronto

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Mi piace parlare di tempo 0 e tempo X perché è facile e intuitivo.

L’analisi dei geni, che ci è consentita dal test del DNA, corrisponde alla conoscenza del TEMPO ZERO. Possiamo leggere il tempo 0 come il nostro marchio di unicità alla nascita.

Sebbene questo patrimonio sia la nostra impronta esclusiva, i geni non ci determinano del tutto, interagiscono con altri fattori e sono influenzati da questa interazione: l’alimentazione, lo stile di vita, l’attività fisica, gli elementi di stress, le patologie.

Ecco che la nostra situazione al TEMPO X ovvero in un tempo successivo alla nascita, ad esempio quello in cui -a qualsiasi età- ci rivolgiamo al nutrizionista, deriva da quel patrimonio, da quei fattori e dalla loro interazione.

Se dunque l’analisi del DNA ci consegna il TEMPO ZERO, l’anamnesi è la fotografia dell’ATTUALITA’, il TEMPO X: sul tempo zero del paziente hanno appunto interagito l’ambiente, le abitudini alimentari, le condizioni di vita, la storia clinica.

Tutto ciò spiega perché è importantissimo, o determinante, conoscerli e approfondirli entrambi. I geni ci rivelano esattamente con quali caratteri siamo nati e quindi possono fornirci spiegazioni utilissime da intrecciare alle linee che emergono dall’anamnesi e dalla nostra storia clinica. Il test genetico ci racconta come il cibo è metabolizzato e quali specifiche esigenze nutrizionali ha la persona ma dobbiamo appunto contestualizzare il quadro al tempo X.

La valutazione del tempo 0 e del tempo X è la base fondamentale per offrire una risposta alimentare complessiva, precisa ed efficace.

Il BMS (Sistema Metabolico Bruni) compie dunque questo studio per un approccio mirato e funzionale. L’ulteriore elemento che aggiunge alla definizione del percorso alimentare è quello della facile gestibilità che, nella pratica quotidiana, si traduce in una grande sostenibilità. Un piano nutrizionale “su misura” in effetti significa adeguato al fabbisogno della persona e orientato alla salute e questo produce un alto grado di appagamento, di benessere, di aderenza al piano stesso.

Ma parlare di tempo 0 e tempo X significa anche sottolineare come l’alimentazione e il suo potere terapeutico siano strettamente correlati alle fasi della vita, alle condizioni metaboliche, cliniche, ormonali della persona.

Sostanzialmente per individuare le corrette scelte alimentari il BMS fa un’analisi critica del Tempo Zero e del Tempo X e utilizza combinazioni funzionali di nutrienti e nutraceutici adeguati alla situazione unica del paziente.

Il supporto scientifico di queste scelte arriva dalla nutrigenetica, dalla cronobiologia, dalla nutrizione funzionale e dalla nutraceutica. Concretamente queste armi scientifiche ci consentono di affrontare in maniera estremamente personalizzata il Tempo X sulla scorta dell’impronta del Tempo 0 sfruttando le proprietà dei cibi, della loro combinazione e delle sequenze alimentari.

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La “fame nervosa” rientra nelle dipendenze alimentari. Il suo impatto nella vita della persona non è così debilitante come le altre patologie di questa categoria tuttavia, come vedremo, crea problemi seri alla salute di chi ne soffre.

La fame nervosa è caratterizzata da uno spizzicare continuo nei momenti di noia, disagio o sofferenza.

La persona con fame nervosa ogni qual volta vive una difficoltà, come un impegno nuovo di lavoro o un litigio con una persona significativa, ma anche nei momenti di solitudine o noia, ricerca immediatamente qualcosa da mangiare.

Gli alimenti ricercati durante una crisi di fame nervosa sono di solito dolci, fritti o comunque alimenti non propriamente sani o dietetici.

Durante una fase di fame nervosa non si ingurgita la grande mole di cibo che avviene ad esempio nelle crisi bulimiche, al contrario si mangiano piccole porzioni di alimenti anche vari, come snack o cioccolatini.

Tuttavia questa continua ruminazione non viene considerata dal soggetto con fame nervosa il sostituto di un pasto, per cui questa quantità di cibo si associa alla normale alimentazione della persona sbilanciandola in termini di calorie e nutrienti.

Infatti, forse anche per la modalità frugale, il soggetto con fame nervosa minimizza l’apporto di cibo ingerito nelle sue crisi.

Il risultato finale è comunque il sovrappeso e tutte le complicanze associate a questo sbilanciamento alimentare (ad es. un eccesso di zuccheri può influire sulla glicemia o sulle carie, ci possono essere difficoltà gastriche, ecc.).

La fame nervosa è principalmente una strategia disfunzionale messa in atto dal soggetto per far fronte ad una distorsione della percezione di se stesso.

Qualsiasi mutamento dell’omeostasi psicologica viene riequilibrata, o meglio si tenta di riequilibrare, attraverso l’assunzione di cibo.

Le persone che hanno questi stili comportamentali non hanno la capacità di leggere chiaramente cosa gli sta succedendo a livello emotivo, per cui l’unica sensazione che vivono è l’ansia che si genera ad ogni mutamento dell’equilibrio psicologico.

Queste persone non sono capaci di decifrare bene i propri bisogni interni, per cui non riescono a dargli una risposta adeguata: non sono capaci, ad esempio, di riconoscere il proprio bisogno di rassicurazione di fronte ad una novità che li preoccupa per le potenziali ripercussioni sulla vita affettiva, quindi non riescono a mettere in campo le normali strategie per fargli fronte, ad esempio confrontarsi con una persona cara.

Sono persone che difficilmente chiedono aiuto, anzi in apparenza sembreranno probabilmente persone anche molto indipendenti, ma è solo una maschera colmata dalla fame nervosa.

In realtà si tratta spesso di persone molto insicure e tendenti al perfezionismo.

Ovviamente l’effetto del consumo del cibo può essere tranquillizzante, ma sempre in maniera temporanea e comunque insufficiente.

La loro dinamica disfunzionale attuale ricalca perfettamente quelli che sono stati i modelli di attaccamento infantili.

Sono spesso figli (o figlie) di madri indisponibili, troppo concentrate su se stesse (forse anche per problemi reali o per depressione) incapaci di rispondere empaticamente e tempestivamente ai figli al momento della loro richiesta di soddisfazione.

Sono madri che avevano poca possibilità di dedicarsi emotivamente ai propri figli, per cui ogni richiesta del bambino era un qualcosa da placare al più presto e con il mezzo più semplice e sbrigativo possibile: il cibo.

Per cui se il bambino piange perché è nervoso per il sonno o per lo stato di insicurezza dato da un contatto materno freddo viene subito placato con il seno o il biberon, da più grandi con biscotti o altri alimenti gratificanti. Sostanzialmente il bambino impara che qualsiasi sua richiesta di affetto o attenzione viene risolta con il cibo, e così continuerà a fare anche da grande.

Questi bambini non hanno avuto la possibilità di imparare a discriminare i propri disagi attraverso la relazione materna e, di conseguenza, non hanno appreso altra strategia di soddisfazione a queste che non sia il mangiare.

Probabilmente avrete già iniziato ad intuire come un lavoro nutrizionale può essere difficile su queste persone. Sono persone per cui il mangiare non è piacere o bisogno fisico, il mangiare è un equilibratore della vita psichica.

Molto probabilmente una persona con fame nervosa boicotterà una dieta senza nemmeno accorgersene.

Tutto ciò rende molto importante in un piano alimentare di una persona con questi problemi che ci siano molti pasti durante la giornata in modo da poter intercettare, anche solo casualmente, i momenti di crisi di fame nervosa.

La figura di uno psicologo è importantissima con questi soggetti, perché proprio attraverso un lavoro specialistico possono tornare ad essere consci del proprio mondo interno e imparare a rispondergli adeguatamente, spezzando i tal modo il circuito degli spuntini.

In tutti quei casi in cui la figura dello psicologo non potrà essere presente nel percorso di un soggetto con fame nervosa è fondamentale proporre insieme ad un piano alimentare delle strategie creative di superamento dei momenti di crisi, come ad es. la pittura, che possano contemporaneamente rompere lo schema stress-cibo e al tempo stesso aiutare la persona a riconoscere bisogni diversi e soluzioni alternative agli stessi.

                                                                                                                                                                         Yuri Canfora, psicoterapeuta

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La scienza ci consente di individuare l’alimentazione funzionale personalizzata che migliori la salute del paziente e ne promuova il benessere psico-fisico.

Gli strumenti fondamentali del test genetico e dell’anamnesi permettono di conoscere il tempo 0 (ovvero le caratteristiche individuali alla nascita) e il tempo X (ovvero le condizioni cliniche, ormonali, metaboliche nel momento dell’approccio nutrizionale) del paziente.

Sulla base di questo patrimonio di informazioni, sulle diagnosi e con il contributo congiunto di nutrigenetica, cronobiologia, nutraceutica e nutrizione funzionale, il Sistema Metabolico Bruni (per brevità BMS) elabora un percorso alimentare estremamente dinamico, che accompagna quindi il paziente nelle sue fasi e nei suoi cambiamenti, e facilmente gestibile nel tempo.

Si tratta di un cammino “educativo” perché rende il paziente consapevole del funzionamento del suo organismo e delle sue specificità, del potere dei singoli alimenti e delle loro combinazioni, dell’importanza e della precisa incidenza di adeguate scelte alimentari quotidiane, del suo reale fabbisogno e delle azioni corrette per sostenerlo e soddisfarlo.

Si tratta di un percorso alimentare non pesato e ciò equivale a escludere la bilancia e l’affanno del calcolo delle calorie. Il focus non è sulla quantità: il paziente impara quali cibi consumare e quando assumerli, combinandoli in maniera corretta ed efficace.

Non è una dieta, non è una restrizione a tempo, non è un sacrificio orientato unicamente alla perdita del peso nel breve periodo. Quello che connota il BMS è anzi l’obiettivo di coinvolgere la persona nella conoscenza di se stesso e dei propri meccanismi metabolici al fine di trovare una serena adesione al proprio modello alimentare ovvero a quello ispirato alla salute a 360°. Scongiura così anche il rischio dei classici abbandoni purtroppo diffusi a fronte di diete eccessivamente rigorose, restrittive e difficili da sostenere.

Si tratta di un intervento nutraceutico e nutrizionale ottimizzato nel tempo che, al principio, è dedicato a compensare e contrastare gli effetti negativi di pregressi errori alimentari e poi conduce a massimizzare le potenzialità dell’organismo.

Anche l’eventuale integrazione di nutraceutici e probiotici è personalizzata sulle condizioni cliniche e metaboliche della persona, in maniera che agisca in stretta sinergia con le combinazioni funzionali e tenga conto del ruolo centrale della funzionalità gastro-intestinale.

Tutto ciò significa migliorare la risposta del sistema immunitario, limitare lo stress ossidativo e l’infiammazione causa di pesanti ricadute patologiche.

Al posto di una spasmodica corsa al peso “ideale”, un regime alimentare personalizzato quale il BMS ha come naturale conseguenza il peso ottimale. Invece di demonizzare e bandire tout court questo o quel cibo, invece di compiere una cieca battaglia ai grassi, ai dolci o ai carboidrati, il paziente acquisisce una guida precisa e mirata agli alimenti -nelle loro composizioni, nei loro pasti di consumo, nelle loro modalità di cottura- su misura della propria salute.

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Ancora qualche informazione...

Ecco alcune delle domande riccorrenti che ti aiuterrano a capire meglio il Sistema Metabolico Bruni (BMS). Se preferisci ricevere informazioni più specifiche invece, puoi scrivere una mail cliccando qui.

F.A.Q.

Il Sistema Metabolico Bruni (BMS) è il risultato di oltre 10 anni di studi in nutrizione funzionale, nutrigenetica e cronobiologia.
L'incontro e la sintesi di questi tre importanti settori della nutrizione e della biologia, si fondono in BMS, in maniera estremamente efficace e pratica.
BMS vede la luce nel 2018 grazie alla stretta collaborazione tra il Dott. Bruni, nutrizionista ed il Dott. Renzi, esperto informatico.

BMS è rivoluzionario nel campo della nutrizione applicata, poiché è in grado di elaborare una moltitudine di parametri clinici e variabili genetiche per tradurli in un percorso di educazione nutrizionale estremamente personalizzato, altamente scientifico efficace e semplice per il paziente.
BMS è l'unico metodo che elabora i seguenti dati per tradurli in un percorso nutrizionale straordinariamente efficace e pratico:

- Parametri clinici
- Parametri genetici
- Potere terapeutico dei singoli alimenti
- Potere terapeutico delle combinazioni alimentari
- Ciclicità nell'assunzione di specifiche categorie alimentari
- Cronobiologia

BMS è in grado di elaborare sequenze nutrizionali settimanali e mensili per controllare al meglio le risposte metaboliche ed ormonali della persona. Sulla base delle informazioni cliniche inserite dall'utente e rispetto ai dati ottenuti dal test genetico-BMS, si elaborano sequenze nutrizionali estremamente personalizzate.

Le combinazioni alimentari proposte in BMS e la loro precisa collocazione temporale permettono un eccellente controllo degli ormoni e dei fattori metabolici che controllano il senso di fame, alcuni esempi, Leptina, Grelina, Insulina, Glucosio, Cortisolo, Melatonina, Serotonina.

BMS elabora il percorso di educazione nutrizionale sulla base delle reali condizioni cliniche del momento.
BMS si adegua continuamente ai cambiamenti metabolici della persona e lo guida attraverso un percorso nutrizionale estremamente dinamico, personalizzato che diventerà nel tempo un vero e proprio modello alimentare personalizzato.

BMS elabora e sintetizza una moltitudine di informazioni che l'utente andrà ad inserire nelle diverse schede conoscitive.
Alcuni esempi: tutte le patologie in atto o pregresse, tipo di lavoro svolto, se sei uno sportivo e che tipo di sport pratichi, se hai intolleranze alimentari o allergie alimentari, qual è la qualità del sonno, come è la tua funzione intestinale, se soffri di disturbi dell'andamento glicemico, in una donna qual è la condizione ormonale e tanti altri dati. Inoltre ovviamente se effettui il test genetico BMS, sarà in grado di elaborare i tuoi dati genetici con la tua condizione clinica.

Il metodo BMS è stato già adottato da migliaia di pazienti, ma solo nel 2018 fa la sua comparsa come servizio on-line. Se vuoi leggere le recensioni dei pazienti e i risultati ottenuti puoi andare nella sezione dedicata cliccando QUI.

Il test genetico BMS elaborato, dal famoso genetista Dott. K.Grimaldi, prende in considerazione i geni che controllano il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, numerosi geni che controllano il metabolismo dei radicali liberi e la riparazione del DNA, i più importanti geni che regolano i processi infiammatori dell'organismo, il metabolismo dell'acido folico, della Vit. D, della sensibilità al sale, della caffeina, il gene che controlla il metabolismo dell'alcool, la sensibilità al nichel, la predisposizione alla celiachia, la metabolizzazione del lattosio e i geni del comportamento alimentare. Un test genetico estremamente completo ad un costo incredibilmente contenuto.

L'analisi genetica viene effettuata in un laboratorio altamente specializzato in analisi genetiche: GENETICLAB.

Assolutamente no. Tutti i test genetici si effettuano una sola volta nella vita in quanto il suo risultato non può mai cambiare nel tempo. Questo è uno dei tanti vantaggi che comporta eseguire il Test Genetico BMS.

Assolutamente no. Puoi tranquillamente iniziare a seguire il metodo BMS con un percorso di educazione alimentare estremamente personalizzato, in seguito quando lo riterrai opportuno, magari sceglierai di effettuare il test del DNA BMS per conoscere le caratteristiche fondamentali ed uniche del tuo metabolismo.