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Centro BMS L'Aquila e San Benedetto del Tronto

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Un aspetto distintivo del BMS è la capacità di adattarsi ai cambiamenti ormonali e metabolici della persona, rendendo il percorso nutrizionale dinamico e personalizzato.

Questo è particolarmente rilevante per le donne, la cui condizione ormonale può variare significativamente durante il ciclo mestruale.

Il BMS considera tali variazioni, per elaborare percorsi nutrizionali e nutraceutici che supportino al meglio la salute femminile, in ogni fase del ciclo.

Il ciclo mestruale è un processo fisiologico unico nel corpo della donna, caratterizzato da una precisa danza ormonale capace di regolare finemente le singole fasi del ciclo. Tali cambiamenti ormonali, sono orchestrati dal complesso sistema di feedback tra il cervello (ipotalamo e ipofisi) e le ovaie.

L’ipotalamo rilascia GnRH (Gonadotropin- Releasing Hormone), che a sua volta stimola l’ipofisi a rilasciare FSH e LH. Questi agiscono sull’ovaio, influenzando la produzione di estradiolo e progesterone, i quali influenzano non solo l’utero e l’ovaio, ma hanno effetti sistemici su tutto il corpo: diversi studi hanno dimostrato che livelli ormonali fluttuanti, influenzano in maniera sensibile una moltitudine di vie metaboliche, per poi riflettersi sui livelli energetici e psicofisici della donna.

A fronte di condizioni stressogene metaboliche e psicofisiche, come ansia, insonnia, surmenage lavorativo, angosce profonde, stanchezza o livelli eccessivi di attività fisica, così come profonde variazioni del ciclo sonno veglia, dovute a turni lavorativi notturni, si possono evidenziare chiaramente sensibili variazioni del peso corporeo, tendenza edemigena o particolari accumuli di tessuto adiposo.

La struttura che più risente di queste “pressioni esterne” è l’ipotalamo in cui risiedono i processi di controllo del ciclo mestruale che interferiscono con gli ormoni prodotti dall’ovaio ed ecco che si può avere un alterata produzione di progesterone, per cui le mestruazioni possono presentarsi in anticipo o ritardare o saltare o presentarsi solo con fenomeni di spotting, cioè perdite ematiche, scure e scarse o ciclo abbondante e lungo.

Il ciclo mestruale ha solitamente una durata di circa 28 giorni e a grandi linee possiamo distinguere due fasi: una prima fase, governata dagli estrogeni ,che va dall’inizio del ciclo all’ovulazione, sostenuta dall’ormone FSH ed una seconda fase, governata dal progesterone ,che va dalla ovulazione fino all’inizio del nuovo ciclo, sostenuta dall’LH.

In realtà ,ogni ciclo mestruale è un viaggio complesso, che attraversa 4 fasi, ognuna con esigenze biologiche specifiche e cambiamenti organici caratterizzanti.

Gli ormoni che permettono il progredire del ciclo mestruale: sono gli stessi che agiscono direttamente ed indirettamente sulla gestione dei liquidi corporei e che condizionano il senso di fame.

Una corretta alimentazione, adeguata alle diverse fasi del ciclo mestruale, ma che tenga conto anche dei fattori costituzionali, clinici e genetici aiuta sensibilmente a modulare la fine produzione ormonale, attenuare i sintomi premestruali e migliorare sensibilmente il livello energetico percepito.

Il BMS enfatizza l'importanza di un'alimentazione funzionale sincronizzata con i ritmi biologici individuali, offrendo soluzioni personalizzate che considerano la donna nella sua totalità biologica, metabolica, ormonale e psicologica.

Fase mestruale.

Possibile affaticamento e crampi. Il livello di estradiolo e progesterone è basso. Durante i giorni del flusso bisognerà prima di tutto evitare alimenti che influiscano sui processi emo-coagulatori, i nutrienti chiave sono: proteine animali, ferro e vitamina C per compensare la perdita ematica (lenticchie, carne rossa, agrumi). Omega-3 per ridurre infiammazione e dolore (salmone, semi di lino, noci). Magnesio ad effetto mio rilassante insieme al Potassio (cacao, banane, mandorle).

Fase follicolare.

Aumento degli estrogeni, energia in crescita. L’ipofisi rilascia FSH (follicle-stimulating hormome) che stimola gli ovuli nei follicoli ovarici a crescere. Le cellule dell’endometrio, già aumentate numericamente, inizieranno ad incrementare di volume per predisporsi ad accogliere l’eventuale uovo fecondato. L’organo più coinvolto metabolicamente sarà il fegato, che va sostenuto in maniera importante con verdure amare e richiederà uno stimolo intenso e costante tramite alimenti proposti con specifiche modalità di cottura, ripassati in padella con olio evo, trifolati, in pastella, panati e fritti, con una gradualità che sarà modulata sulla base delle esigenze specifiche.

Fase ovulatoria.

Picco energetico e fertilità ai massimi biologici, intorno al 14 giorno, l’aumento degli estrogeni provoca un picco di LH che induce il rilascio dell’ovulo maturo dal follicolo in queta fase la fisiologia ormonale femminile avrà bisogno di una fase di “quiete” metabolica, che agevoli l’eventuale fecondazione. Occorrerà , incrementare la percentuale di grassi buoni, indispensabili ad una adeguata formazione del corpo luteo, mentre si ridurrà la stimolazione epatica che ha contraddistinto la fase precedente.

Fase luteinica.

Il follicolo dominante si trasforma in un corpo luteo, si riduce il livello estrogenico, aumento del progesterone. Tale condizione che può essere causa dei fastidiosi ed a volte invalidanti sintomi premestruali (gonfiore, sbalzi umorali, cefalea, ritenzione idrica). Inoltre questo ormone prepara endometrio per un eventuale impianto dell’ovulo fecondato. Se la fecondazione non avviene, i livelli di estradiolo e progesterone diminuiscono gradualmente, portando al distacco dell’endometrio e all’inizio della mestruazione. In questa fase bisogna agire con combinazioni alimentari funzionali capaci di contrastare gli sbalzi umorali, drenare l’organismo, modulare i livelli di vitamina K ed attenuale il senso di gonfiore percepito, nonché stimolare una buona qualità del sonno.

Ciò che contraddistingue il BMS è la capacità di intervenire attraverso sequenze di combinazioni alimentari funzionali, per ogni fase del ciclo ormonale, sempre considerando la donna nella sua globalità metabolica, senza dimenticare le sue caratteristiche nutrigenetiche.

Per rendere possibile questo complesso lavoro nutrizionale è stato sviluppato eDiet, l’unico software capace di sintetizzare ed elaborare informazioni metaboliche e genetiche e produrre percorsi nutrizionali specifici per il singolo caso clinico.

eDiet è capace di gestire le informazioni complesse proveniente da una ampia ed esaustiva anamnesi BMS, per poi produrre risultati estremamente personalizzati.

Attualmente non ci sono altri strumenti informatici capaci di lavorare con gli stessi procedimenti algoritmici.

Vediamo un caso specifico:

Ilaria 30 anni: Disbiosi intestinale, cefalea , alterazioni del ciclo mestruale ed importante livelli di fatica cronica.

Durante l’anamnesi Ilaria riferisce della sua cefalea ricorrente associata a nausea, che aumenta sensibilmente nella fase premestruale e durante il ciclo. L’affaticamento cronico e la difficoltà di concentrazione, soprattutto nei giorni che precedono la mestruazione.

Il gonfiore intestinale, l’alvo alterno con prevalente stipsi ,prima delle mestruazioni, il dolore durante il ciclo mestruale quando è costretta ad assumere antidolorifici. Ilaria ha un elevato livello di stress , dovuto agli impegni familiari e al lavoro, è sedentaria ed i suoi pasti sono veloci e irregolari, con alto consumo di zuccheri semplici e caffè.

Ho studiato ed utilizzato i risultati del test nutrigenetico BMS di Ilaria: mutazione MTHFR(C677T) in eterozigosi,quindi ridotta metilazione dei folati, polimorfismo su LCT ,quindi intolleranza al lattosio, cattivo metabolismo dei carboidrati, alto stress ossidativo, polimorfismo su IL-6 e TNF, polimorfismo nei geni GSTM1 E GSTT1,che determinala perdita dell’attività enzimatica e il rallentamento dell’eliminazione di sostanze tossiche dal corpo.

Ho studiato la sua composizione corporea e lo stato di idratazione segmentale e totale, con un impedenziometro di alta gamma InBody770.

Incrociando tutti questi dati, ho potuto elaborare ,attraverso il software eDiet, il piano nutrizionale personalizzato in base al suo ciclo mestruale.

I risultati dopo 3 mesi di alimentazione funzionale BMS sono stati:

- Riduzione della cefalea mestruale del 60% (meno episodi e minore intensità)

- Miglioramento dell’umore e riduzione dell’irritabilità.

- Scomparsa della fame nervosa premestruale.

- Aumento dell’energia e della concentrazione durante tutto il ciclo

- Migliore idratazione e diminuzione della ritenzione idrica

Naturalmente non sono stati trascurati gli aspetti emotivi e l’integrazione mirata con:

- Magnesio bisglicinato, (300-400 mg/die) più biodisponibile.

- Omega-3 (EPA/DHA, 2000 mg/die): Effetto antinfiammatorio sulle prostaglandine che partecipano al fenomeno della cefalea.

- Vitamina B6 (25-50 mg/die): Supporta il metabolismo degli estrogeni e riduce l’irritabilità.

-Coenzima Q10 (100 mg/die):Potente antiossidante che migliora la funzione mitocondriale, utile per contrastare l’emicrania.

- Folati: per migliorare ossigenazione e riduzione di Stress Ossidativo.

Oltre all’alimentazione funzionale del BMS, integrazione mirata, giusta idratazione, la gestione dello stress e l’ attività fisica hanno aiutato Ilaria a ridurre significativamente la cefalea e i dolori mestruali.

L’alimentazione ciclica altamente personalizzata, può avere un impatto significativo sulla salute della donna, riducendo sintomi mestruali e migliorando il benessere generale.

Personalizzare il percorso nutrizionale, sulla base degli elementi fini evidenziati attraverso una accurata indagine anamnestica si rivela una strategia efficace per contrastare le profonde alterazioni del ciclo ormonale e mestruale.

Dovremmo riflettere profondamente su tali argomenti, troppo spesso gestiti con espedienti sintomatici e interventi parziali. Si dimentica troppo spesso nella pratica quotidiana, l’unicità dell’organismo umano, la sua fine regolazione metabolica ed ormonale. 

Nel BMS siamo abituati ad armonizzare tutti questi elementi senza tralasciare alcun dettaglio: questo è il nostro vizio!

Dott.ssa Grazia Fini BMS

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“Sapevi che c’è un tempo per mangiare, muoversi e concentrarsi e un tempo per fermarsi e riposare? Allineare alimentazione, attività fisica, studio e lavoro con il momento di attività dell’organismo è senza dubbio una logica sensata per ottenere il meglio dal proprio corpo.”

“Ogni cosa ha il suo tempo”

Il tempo rappresenta una dimensione essenziale negli esseri viventi. Osservando la natura non si può non rendersi conto dell'esistenza di fenomeni ritmici che si manifestano e si ripetono in intervalli di tempo di diversa lunghezza.

Esistono ritmi molto brevi che si ripetono ogni pochissimi secondi, come quelli della respirazione o del battito cardiaco; ritmi lunghi alcune ore, come l’alternarsi del giorno e della notte; ritmi che si protraggono per mesi o anni, come il ciclo ritmico mensile della donna, il letargo degli animali o il ritmo annuale delle stagioni.

Tra questi, nascosti all'osservazione diretta, esistono ritmi che regolano la trascrizione genica, la secrezione ormonale e l'attività cerebrale e che spiegano il motivo per cui, nei processi biologici, un organismo e tutte le sue componenti non funzionano sempre e costantemente allo stesso modo ma presentano delle oscillazioni qualitative e quantitative.

Difatti, ognuno di noi può certamente confermare l’esistenza, nell’arco della giornata, di momenti in cui ci si sente più in forma nelle proprie attività quotidiane, e di altri in cui è preferibile fermarsi e riposare; ma quanti sanno che tutto questo ha solidissime basi scientifiche?

La cronobiologia, dal greco Chronos e Bios – tempo e vita – è la disciplina che indaga l'organizzazione temporale delle funzioni biologiche di ogni organismo. Studia gli eventi biologici ciclici, ritmi biologici appunto, che si ripetono in tempi periodici e con diverse frequenze e che hanno un ruolo fondamentale nella regolazione delle funzioni di ogni organismo vivente.

La rotazione della Terra sul proprio asse con la conseguente alternanza di luce e buio, determina ritmi con periodicità di 24 ore, i ritmi circadiani, che consentono all’uomo e agli animali di sincronizzarsi con l’ambiente esterno e reagire adeguatamente ai suoi cambiamenti grazie alla presenza di orologi biologici endogeni, presenti nell’ipotalamo e in alcuni organi periferici metabolicamente attivi.

Questa sincronizzazione avviene attraverso meccanismi geneticamente controllati in cui, in risposta all’ input luce – buio, esattamente come un interruttore on – off, si induce l’espressione di CLOCK, un fattore di trascrizione in grado di influenzare ritmi comportamentali e fisiologici legati all’alternarsi di sonno/veglia e, di conseguenza, di digiuno/alimentazione, anabolismo/catabolismo, variazione della temperatura corporea e secrezione ormonale.

Polimorfismi a carico del gene CLOCK, in condizioni ambientali idonee, possono determinare la perturbazione dell’orologio biologico dell’uomo e di tutti i processi metabolici che sottendono ad esso.

A differenza degli animali, infatti, il cui tempo è esattamente scandito dal giorno e dalla notte, nell’uomo bisogna fare i conti con le tendenze e le esigenze sociali dell’epoca in cui vive: stress, lavori notturni, attività fisica in orari poco idonei, utilizzo della luce artificiale prolungato nelle ore notturne, assunzione dei pasti in tarda serata e ridotto digiuno notturno, poiché in grado di sincronizzare l’orologio centrale con gli orologi periferici, sono tutti modulatori negativi del ritmo sonno – veglia, pilota dei più importanti processi endocrino-metabolici che regolano l’omeostasi dell’organismo.

Sovrapproduzione di cortisolo, scarsa qualità e quantità del sonno ed errato comportamento alimentare, insulino-resistenza e iperglicemia, dislipidemie, leptino-resistenza e sovrappeso con conseguenti ripercussioni sulla funzionalità gastrointestinale e sullo stato infiammatorio, sono solo alcuni dei possibili riflessi negativi determinati da un sistema circadiano perturbato.

Relativamente alla nutrizione umana, vivere in sintonia con il proprio orologio biologico significa uniformare alimentazione e riposo al momento in cui il corpo è in grado di fornire la risposta metabolica più efficiente.

La terapia crono-nutritiva, infatti, non guarda alla semplice restrizione calorica ma si sofferma sul timing dell’assunzione del pasto e sulla riduzione della finestra temporale all'accesso al cibo rispettando tre diverse dimensioni del comportamento alimentare: orario, frequenza e regolarità.

Identificare le mutazioni sui geni che regolano il proprio orologio biologico permette di attuare valide strategie in grado di controllare, modulare e gestire il proprio comportamento alimentare nel tempo, attenuando la suscettibilità individuale allo sviluppo di patologie metaboliche ad esso correlate.

Dott.ssa Valeria Faragalli

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Giovane paziente con bilirubina elevata e calcoli alla cistifellea.

La cistifellea o colecisti è un organo di piccola dimensione facente parte dell'apparato digerente; ha il compito di immagazzinare la bile che, prodotta dal fegato, verrà poi utilizzata nel processo digestivo; infatti, essa aiuta ad emulsionare i grassi e partecipa all’assorbimento delle vitamine (D, E, K, A), aiuta ad eliminare la bilirubina e neutralizzare l’eccesso di acidità del cibo che dallo stomaco arriva al duodeno.

Quando sono presenti dei calcoli, che a volte possono essere dolorosi e causare reflusso biliare, parte della bile può risalire verso lo stomaco, a volte raggiungere l'esofago; questo può creare una infiammazione delle mucose gastriche ed esofagee provocando dolori all'addome e nausea.

Per il caso della giovane donna descritto in questo articolo, durante l’anamnesi ho raccolto tutte le informazioni possibili relative al suo stile di vita ed abitudini, analizzato i valori ematici e studiato i referti medici: la paziente ha la sindrome di Gilbert e presenta sabbia biliare nella cistifellea.

Al momento non praticava attività sportiva, non fumava e non consumava bevande alcoliche.

I sintomi presentati sono: gonfiore addominale, insonnia, mancanza di concentrazione, affaticamento cronico e nausea.

Questi problemi gastrointestinali erano iniziati già in età infantile, ma la nausea maledetta l'aveva portata persino ad interrompere gli studi universitari.

Dalla valutazione nutrizionale emerge chiaramente che la ragazza fa una vita sedentaria, durante il giorno consuma molti cibi ad alto contenuto di grassi saturi ed importanti quantità di carboidrati raffinati: tutti errori predisponenti alla formazione dei calcoli.

Come potevo intervenire?

Il software esclusivo BMS eDiet mi ha permesso di elaborare tutte le informazioni raccolte per proporre alla paziente un percorso nutrizionale su base funzionale e cronobiologia.

Per prima cosa ho dato priorità alle condizioni gastrointestinali ed al sonno che, inevitabilmente, pregiudica il metabolismo biliare e quindi la conseguente cattiva digestione, in quanto è molto stretto il legame tra fegato “poco sano” e qualità del sonno.

Il fegato è considerato il “laboratorio chimico del nostro organismo”, svolge funzioni vitali, tra le quali cito:

- La detossificazione delle sostanze nocive

- La produzione di bile per la digestione dei grassi

- La metabolizzazione dei nutrienti provenienti dal cibo.

Quando la sua efficienza metabolica si riduce, si ha un accumulo di tossine nel corpo, che possono disturbare il sonno, causare problemi digestivi, infiammazione e squilibri ormonali, influenzando anche i livelli di melatonina e cortisolo, fondamentali per un sonno di qualità.

Per migliorare la salute del fegato della paziente e quindi del suo sonno, è stato importante seguire precise sequenze cronobiologiche elaborate nel BMS e proporle combinazioni alimentari specifiche e funzionali.

Uno dei tanti errori nutrizionali e comportamentali riscontrati era la frettolosa colazione, costituita da Tè o caffè e biscotti, che favorisce processi di iperfermentazione intestinale, poca autonomia glicemica e stimola anche nausea.

In effetti in simili condizioni cliniche, un esempio di colazione adeguata, deve essere composta da frutta, più pane con burro, miele o olio e marmellata; il pranzo deve prevedere una quota proteica (naturalmente sono vietati i formaggi stagionati perché alterano la coniugazione della bilirubina rendendo più difficoltosa la digestione); infine la cena deve comprendere una quota di carboidrati a lento rilascio accompagnate da verdure diuretiche, in modo da stimolare il drenaggio.

Oltre all’anamnesi ed alla valutazione delle risultanze cliniche, è stato fondamentale il supporto di informazioni provenienti dal test genetico, strumento eccezionale per individuare con precisione il funzionamento di precise vie metaboliche:

- Mutazione omozigote sulla variante C677 T a carico del gene MTHFR: questo polimorfismo può portare a carenza di vitamina B12, B6, folati e aumento di omocisteina. I folati sono coinvolti nella disintossicazione di sostanze chimiche dall’organismo quindi, la ridotta attività di questo enzima può compromettere la capacità del corpo di rimuoverle efficacemente. Alcuni studi hanno suggerito la correlazione tra la mutazione MTHFR e l'aumento di spina bifida durante lo sviluppo fetale, malattie cardiovascolari, trombosi e altre condizioni. Attualmente sono note circa 40 diverse alterazioni geniche a carico del gene MTHFR, ma le più conosciute sono due, C677T e A1298C, che comportano una diversa perdita di funzionalità in base al tipo di mutazione.

- Intolleranza al lattosio per presenza di polimorfismo su LCT.

 - Polimorfismi sui geni IL6 e TNF: a seconda dei polimorfismi presenti, possono essere consigliati quantitativi personalizzati di specifici antiossidanti e di Omega 3  (acidi grassi polinsaturi, sono sostanze che l'organismo non è in grado di produrre da solo, per questo motivo sono detti essenziali, devono essere assunti con il cibo o con gli integratori e sono fondamentali nella riparazione della membrana cellulare e per la protezione dal punto di vista cardiovascolare, nonchè della modulazione dei processi infiammatori).

- Polimorfismi sui geni SOD2 e GPX: quindi la necessità di aumentare il fabbisogno di antiossidanti essenzialmente rappresentati dalla vitamina C, E, A.

-Polimorfismo sul gene CYP1A2: enzima coinvolto sia nella rimozione delle tossine come cancerogeni dei cibi e dei fumi che nel metabolismo della caffeina.

- Polimorfismi sul gene VDR: quindi adeguato apporto di Vitamina D.

Esaminando i risultati del test nutrigenetico BMS, basandomi sui dati clinici e le informazioni anamnestiche e dopo aver studiato, con impedenziometro di alta gamma In Body 770, la composizione corporea della giovane donna, ho potuto elaborare, attraverso il software eDiet, il piano nutrizionale personalizzato.

Il miglior percorso nutrizionale per la mia paziente è stato costruito tenendo conto del profilo genetico, delle eventuali patologie e, per quanto possibile, delle sue preferenze e dei suoi gusti alimentari ed è stato adattato al particolare periodo della vita che stava vivendo.

In seguito ai suoi disturbi, viveva una sorta di autoisolamento e in più aveva una visione distorta della propria immagine corporea, era ansiosa ed incline ad atteggiamenti ossessivi.

Insieme all’individuazione di un profilo nutrizionale altamente personalizzato, è stato necessario un percorso di psicoterapia: del resto l’approccio personalizzato del BMS non può trascurare gli aspetti emotivi.

In conclusione, man mano che la paziente è andata avanti nel suo percorso, ho visto gradualmente riprendere autostima ed uscire dalla solitudine in cui si era rifugiata, la nausea solo un ricordo, era soddisfatta di sé stessa e del suo corpo ed oggi, molto motivata a realizzare il suo sogno, ha ripreso finalmente i suoi studi.

Dott.ssa Grazia Fini

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Ancora qualche informazione...

Ecco alcune delle domande riccorrenti che ti aiuterrano a capire meglio il Sistema Metabolico Bruni (BMS). Se preferisci ricevere informazioni più specifiche invece, puoi scrivere una mail cliccando qui.

F.A.Q.

Il Sistema Metabolico Bruni (BMS) è il risultato di oltre 10 anni di studi in nutrizione funzionale, nutrigenetica e cronobiologia.
L'incontro e la sintesi di questi tre importanti settori della nutrizione e della biologia, si fondono in BMS, in maniera estremamente efficace e pratica.
BMS vede la luce nel 2018 grazie alla stretta collaborazione tra il Dott. Bruni, nutrizionista ed il Dott. Renzi, esperto informatico.

BMS è rivoluzionario nel campo della nutrizione applicata, poiché è in grado di elaborare una moltitudine di parametri clinici e variabili genetiche per tradurli in un percorso di educazione nutrizionale estremamente personalizzato, altamente scientifico efficace e semplice per il paziente.
BMS è l'unico metodo che elabora i seguenti dati per tradurli in un percorso nutrizionale straordinariamente efficace e pratico:

- Parametri clinici
- Parametri genetici
- Potere terapeutico dei singoli alimenti
- Potere terapeutico delle combinazioni alimentari
- Ciclicità nell'assunzione di specifiche categorie alimentari
- Cronobiologia

BMS è in grado di elaborare sequenze nutrizionali settimanali e mensili per controllare al meglio le risposte metaboliche ed ormonali della persona. Sulla base delle informazioni cliniche inserite dall'utente e rispetto ai dati ottenuti dal test genetico-BMS, si elaborano sequenze nutrizionali estremamente personalizzate.

Le combinazioni alimentari proposte in BMS e la loro precisa collocazione temporale permettono un eccellente controllo degli ormoni e dei fattori metabolici che controllano il senso di fame, alcuni esempi, Leptina, Grelina, Insulina, Glucosio, Cortisolo, Melatonina, Serotonina.

BMS elabora il percorso di educazione nutrizionale sulla base delle reali condizioni cliniche del momento.
BMS si adegua continuamente ai cambiamenti metabolici della persona e lo guida attraverso un percorso nutrizionale estremamente dinamico, personalizzato che diventerà nel tempo un vero e proprio modello alimentare personalizzato.

BMS elabora e sintetizza una moltitudine di informazioni che l'utente andrà ad inserire nelle diverse schede conoscitive.
Alcuni esempi: tutte le patologie in atto o pregresse, tipo di lavoro svolto, se sei uno sportivo e che tipo di sport pratichi, se hai intolleranze alimentari o allergie alimentari, qual è la qualità del sonno, come è la tua funzione intestinale, se soffri di disturbi dell'andamento glicemico, in una donna qual è la condizione ormonale e tanti altri dati. Inoltre ovviamente se effettui il test genetico BMS, sarà in grado di elaborare i tuoi dati genetici con la tua condizione clinica.

Il metodo BMS è stato già adottato da migliaia di pazienti, ma solo nel 2018 fa la sua comparsa come servizio on-line. Se vuoi leggere le recensioni dei pazienti e i risultati ottenuti puoi andare nella sezione dedicata cliccando QUI.

Il test genetico BMS elaborato, dal famoso genetista Dott. K.Grimaldi, prende in considerazione i geni che controllano il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, numerosi geni che controllano il metabolismo dei radicali liberi e la riparazione del DNA, i più importanti geni che regolano i processi infiammatori dell'organismo, il metabolismo dell'acido folico, della Vit. D, della sensibilità al sale, della caffeina, il gene che controlla il metabolismo dell'alcool, la sensibilità al nichel, la predisposizione alla celiachia, la metabolizzazione del lattosio e i geni del comportamento alimentare. Un test genetico estremamente completo ad un costo incredibilmente contenuto.

L'analisi genetica viene effettuata in un laboratorio altamente specializzato in analisi genetiche: GENETICLAB.

Assolutamente no. Tutti i test genetici si effettuano una sola volta nella vita in quanto il suo risultato non può mai cambiare nel tempo. Questo è uno dei tanti vantaggi che comporta eseguire il Test Genetico BMS.

Assolutamente no. Puoi tranquillamente iniziare a seguire il metodo BMS con un percorso di educazione alimentare estremamente personalizzato, in seguito quando lo riterrai opportuno, magari sceglierai di effettuare il test del DNA BMS per conoscere le caratteristiche fondamentali ed uniche del tuo metabolismo.