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Il Sistema Metabolico Bruni (BMS) offre una grande opportunità: attraverso lo studio della condizione clinica, delle caratteristiche genetiche, gastrointestinali ed emotive è possibile individuare il percorso nutrizionale e nutraceutico più efficace.

Non una dieta (mi raccomando!) bensì una strategia nutrizionale, studiata intorno all’individuo che per sua natura è unico!

Io ho il mio BMS, tu hai il tuo BMS, ognuno ha il suo BMS.

Per quanto tale approccio possa sembrare surreale, ci basteranno pochi esempi per comprendere, quanto sia più coerente di quel che pensi!

Rincorrere la dieta ideale è ahimè una prassi consolidata: la ricerca offre spunti importanti in questa direzione, dalla Dieta Mediterranea per approdare alla dieta Mima Digiuno, senza dimenticare quanto la dieta Chetogenica sia molto in auge.

Nel BMS non entriamo nel merito dei singoli approcci nutrizionali, ma proponiamo un ragionamento radicalmente differente.

Rincorrere una dieta vuol dire adattarsi in toto ai suoi criteri, ai suoi dogmi alla sua unicità: per quanto solide siano le basi scientifiche, siamo noi che ci adattiamo ad essa.

Nel BMS il paradigma iniziale è esattamente opposto.

Il nutrizionista che utilizza il BMS deve in primo luogo indagare nell’unicità metabolica, gastrointestinale, clinica, genetica, cronobiologica della persona, così da poter stabilire il corretto approccio nutrizionale e la migliore strategia metabolica.

L’unicità biologica torna ad essere salvaguardata e quindi valorizzata grazie alla potente spinta metabolica offerta dal BMS.

Un errore strategico ricorrente si trova nei resoconti di chi ha “subito” diverse diete: la ricerca del peso ideale, viene raramente accompagnata dalla richiesta di un miglioramento delle proprie funzioni gastrointestinali e di una buona qualità del sonno, senza dimenticare la necessità di mantenere un rapporto muscolo\grasso adeguato. Troppo spesso l’obiettivo è unico, dimenticando che uno stato di buona salute passa inevitabilmente attraverso una totale salvaguardia delle dinamiche sopra menzionate.

L’organismo non è solo peso forma, non è solo felicità o tristezza, stitichezza o regolarità intestinale, disbiosi o eubiosi, insonnia o buona qualità del sonno: l’organismo non lavora mai a compartimenti stagni. Quando ci affidiamo ad un modello dietetico non possiamo mai dimenticare l’unicità biologica che ci contraddistingue, quell’unicità che peraltro si integra costantemente con le nostre condizioni emotive.

Nel BMS normalmente affrontiamo queste dinamiche, tutte insieme, non lasciamo mai nulla al caso e non dimentichiamo che la condizione psicologica si mescola costantemente con le dinamiche metaboliche e viscerali. Dimenticare ciò nel BMS sarebbe un vero sacrilegio.

Il potere terapeutico degli alimenti viene messo in relazione anche con i parametri genetici individuali, così da proporre le combinazioni nutrizionali più efficaci, non solo rispetto alle condizioni cliniche sintomatiche, ma soprattutto rispetto a quelle caratteristiche del DNA che rendono la persona unica.

Il Nutrizionista che utilizza il BMS deve costantemente essere in grado di soppesare la componente metabolica, genetica ed emozionale dell’individuo: solo in questo modo potrà studiare per esso la proposta nutrizionale e nutraceutica più efficace.

Dimenticare che queste tre componenti sono legate in maniera inscindibile significherebbe uscire fuori dal BMS per approdare ad un approccio che per forza di cose finirebbe per svilire l’unicità della persona.

Nel libro “Non più a Dieta ma in Salute” si ripercorre insieme al lettore questo ragionamento, si offre una dinamica precisa e puntuale delle variabili metaboliche e genetiche analizzate nel BMS, si approda a proposte nutrizionali concrete con la semplicità che un testo adatto a tutti deve avere.

Nel BMS valorizziamo la tua unicità!

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Rivolgersi ad un Nutrizionista e chiedergli una dieta ha poco senso!  Parola di Nutrizionista

 

In quest’ottica si è perdenti in partenza, probabilmente con ottimi risultati iniziali, ma nel lungo periodo tale approccio è certamente destinato a schiantarsi sul muro dell’inutilità metabolica e della decontestualizzazione sociale.

 

Una dieta studiata al millesimo di grammo, bilanciata per carboidrati, proteine, lipidi e micronutrienti, da un punto di vista tecnico scientifico, sarà certamente equilibrata, ma corre dei grandi rischi:

1) Pone la persona in una condizione di sudditanza psicologica nel medio lungo periodo.

2) Non tiene conto delle caratteristiche genetiche individuali.

3) Non si pone come percorso educativo, ma come protocollo standard con connotati asettici.

4) La quantificazione eccessiva degli alimenti, rischia di innescare fenomeni ossessivi.

5) Non tiene conto delle condizioni psicologiche individuali.

6) Non valuta gli effetti dei geni sulle condizioni metaboliche attuali.

7) Sposta l’asse dell’attenzione sulla quantità piuttosto che sul potere terapeutico degli alimenti.

8) L’efficienza del sistema gastrointestinale non viene messa in relazione con le dinamiche stressogene e funzionali.

9) Annichilisce il potere funzionale degli alimenti.

10)Non pone la dovuta attenzione all’asse intestino-cervello.

Chi si rivolge al nutrizionista che utilizza il metodo BMS non deve pertanto chiedere una dieta, ma deve pretendere di conoscere sé stesso e di tradurre questo percorso di apprendimento in scelte nutrizionali capaci di mettere in discussione gli aspetti sopra menzionati.

Perché questo approccio è indispensabile, indiscutibile nel BMS?

All’inizio della mia professione ciò che colpiva nei colloqui con i pazienti era la scarsa conoscenza delle proprie dinamiche metaboliche e ancor peggio della scarsa consapevolezza di come i loro assetti emotivi interagissero con le scelte ed i comportamenti alimentari. Se poi si affrontava il rapporto tra lo stato della flora batterica gastrointestinale e le risposte metaboliche, l’oscurità diventava notte.

Eppure loro chiedevano semplicemente una dieta: una dieta per perdere i kg in eccesso, una dieta per aumentare la massa muscolare, una dieta per l’ipercolesterolemia e così via.

Nelle loro richieste mancavano i perché!

.Non c’era quasi mai la volontà di cercare il perché, il perché di una determinata condizione fisica, il perché di annosi disturbi gastrointestinali, il perché di numerosi fallimenti dietetici.

Il mio essere Nutrizionista era seriamente andato in crisi: bisognava cambiare direzione, era necessario invertire la rotta.

Confesso che non è stato facile, mettersi di traverso ad un sistema consolidato.

La Nutrigenetica era una scienza sottovalutata e per lo più sconosciuta: ancora oggi illustri specialisti denigrano i risultati di importanti analisi genetiche. Purtroppo questa è la dura realtà di chi quotidianamente propone un modello operativo differente.

La caratterizzazione delle molecole bioattive negli alimenti, ha permesso, a chi si occupa di nutrizione, di intervenire in maniera chirurgica nei profili metabolici individuali.

L’anamnesi nutrizionale diventava così un percorso di conoscenza:

• La nascita con parto naturale o parto cesareo, per interpretare meglio le dinamiche gastrointestinali.

• Il ritmo sonno-veglia come modulatore del senso di fame e delle risposte metaboliche.

• L’atteggiamento psicologico nei confronti del cibo.

• La correlazione tra le dinamiche ormonali femminili e la funzionalità gastrointestinale.

• Il desiderio alimentare.

• Le scelte nutrizionali in età pediatrica, per comprendere meglio l’attuale struttura corporea.

• Le scelte nutrizionali affrontate in maniera empatica, per modulare i fattori genetici individuali, con uno sguardo attento alla famigliarità.

La descrizione di un approccio olistico rischia di essere tediosa, per questo mi sono limitato a citare alcuni degli elementi caratterizzanti!

La mole di dati che emergeva dai profili genetici e dalle anamnesi, veniva inizialmente sintetizzata manualmente: presto mi accorsi che non era umanamente possibile!

Fu così che l’incontro con il Dott. Matteo Renzi (perdonatelo per il suo nome!) segnò la nuova fase, quella digitale del BMS.

Era necessario costruire degli algoritmi matematici in grado di sintetizzare tale mole di dati, elaborarli scientificamente per offrire soluzioni nutrizionali estremamente efficaci e personalizzate. Il lavoro con Matteo è stato faticoso, affascinante, emozionante, pensate che ancora oggi mi sopporta! Solo la sua pazienza e la sua strabiliante competenza di programmatore, poteva tradurre in termini informatici, ciò che io svolgevo manualmente.

Nel BMS è indispensabile caratterizzare il paziente da un punto di vista emotivo e psicologico.

Capire con estrema serenità quanto il nutrizionista può essere d’aiuto e quando invece necessità di un professionista psicoterapeuta a supporto del percorso nutrizionale.

Il Dott. Yuri Canfora, è stato in grado di cogliere sin da subito l’essenza del metodo, oggi egli è parte integrante del BMS.

Psicoterapeuta di grande esperienza, ha permesso di fare il salto di qualità: perché un Nutrizionista non deve fare diete, un Nutrizionista si pone al pari della persona e l’accompagna in un percorso di conoscenza. Quando risulta indispensabile un supporto psicologico con l’obiettivo di superare determinate criticità, il BMS si affida alla sua sensibilità.

Nel BMS è indispensabile il rispetto profondo della persona, dei suoi punti di forza, ma anche e soprattutto delle sue debolezze, delle sue fragilità.

Scindere tali componenti dagli aspetti nutrizionali, metabolici ed ormonali, vorrebbe dire non rispettare l’essenza umana.

Conoscere sé stessi per affrontare con serenità ed entusiasmo un percorso di salute, nel BMS è possibile 

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Quando una moda alimentare si discosta troppo dalle radici culturali di chi la subisce, essa è destinata inesorabilmente a fallire.

Le mode alimentari sono risposte semplicistiche che il mercato offre per risolvere concreti problemi di salute, la salute piegata alle logiche del mercato: purtroppo questa è la cruda verità.

Influencer piacenti ed ammiccanti cavalcando l’onda del consenso mediatico, vestono i panni di consulenti nutrizionali, proponendo soluzioni efficaci e rapide, quasi miracolose, facendo ovviamente leva sulla loro prestanza fisica.  L’essere piacenti e influenti non fornisce automaticamente una laurea in ambito scientifico: purtroppo anche questa è una cruda verità.

Le mode alimentari, per farsi breccia, devono avere in sé qualcosa di estremo, altrimenti chi le noterebbe? 

La normalità non colpisce l’attenzione, non crea consumatori.

Le storie dei pazienti sono purtroppo piene di tentativi dietetici estremi, troppe volte proposti da personaggi senza titolo, senza arte né parte: unico obiettivo, la rapida perdita di peso.

Facile capire perché ci si affidi a personaggi simili: essi fanno leva sulle debolezze altrui, sulle frustrazioni che il singolo vive spesso nella più totale solitudine ed è in questi momenti che ci si affida al rimedio estremo alla moda del momento…peccato che tra il rimedio e la moda ci sia di mezzo la SALUTE, il bene più prezioso.

Le mode alimentari sono terribili per quel che veicolano e procurano nella mente di chi le subisce: esse rappresentano, una ammiccante scorciatoia che essendo destinata a fallire, scatena un senso di frustrazione e fallimento destinato a far peggiorare il proprio stato di salute: purtroppo questa è una cruda verità.

Nel proporre il BMS al grande pubblico ho fatto una scelta diametralmente opposta: deliberatamente anticommerciale.

I motivi sono tanti, ma tutti molto semplici da esporre:

  • La Salute umana va rispettata e non mercificata.
  • Aspetti emotivi e clinici sono costantemente interconnessi.
  • La Nutrigenetica offre potenzialità enormi per conoscere i dettagli metabolici dell’individuo.
  • La storia clinica della persona va analizzata attentamente, dalla nascita all’oggi per trovare quel filo conduttore che porta allo stato clinico attuale.
  • La centralità della funzione gastrointestinale, va trattata in prima battuta, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza metabolica e del sistema immunitario.
  • La Nutraceutica personalizzata grazie ai parametri genetici, risulta inevitabilmente più efficace.
  • I percorsi nutrizionali, per essere efficaci nel tempo, devono essere sostenibili nel contesto sociale in cui l’individuo esiste.

 

Nel BMS ogni percorso nutrizionale va studiato dopo un’attenta valutazione dei parametri menzionati.

Le mode alimentari ignorano sistematicamente quanto enunciato sopra: annichiliscono l’unicità della persona, le sue peculiarità genetiche, metaboliche e psicologiche.

Quali e quanti danni procurano? Lascio la risposta ai tanti che le hanno subite.

Entriamo un po' nel vivo del BMS, offrendo degli spunti di riflessione su problemi metabolici concreti:

  • Lo sapevi che l’alterata sensibilità al Nichel origina da precise mutazioni genetiche, facilmente individuabili?
  • Lo sapevi che la funzione terapeutica degli alimenti viene massimizzata in specifiche combinazioni alimentari?
  • Lo sapevi che l’esame della Zonulina permette di identificare l’alterata permeabilità intestinale? Situazione clinica troppo spesso sottovalutata ed alla base di numerose manifestazioni cliniche extra intestinali.
  • Lo sapevi che la conoscenza di determinati parametri genetici permette di integrare con antiossidanti specifici?
  • Lo sapevi che il comportamento alimentare è modulato anche da parametri genetici?
  • Lo sapevi che la risposta terapeutica a specifici alimenti, in particolare nelle donne, dipende dalla loro condizione ormonale?

Come potete ben capire BMS non vuole essere una moda, si impone come modello innovativo di analisi della persona, in grado di offrire risposte, nutrizionali e nutraceutiche, efficaci, personalizzate, ma soprattutto sostenibili.

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Ancora qualche informazione...

Ecco alcune delle domande riccorrenti che ti aiuterrano a capire meglio il Sistema Metabolico Bruni (BMS). Se preferisci ricevere informazioni più specifiche invece, puoi scrivere una mail cliccando qui.

F.A.Q.

Il Sistema Metabolico Bruni (BMS) è il risultato di oltre 10 anni di studi in nutrizione funzionale, nutrigenetica e cronobiologia.
L'incontro e la sintesi di questi tre importanti settori della nutrizione e della biologia, si fondono in BMS, in maniera estremamente efficace e pratica.
BMS vede la luce nel 2018 grazie alla stretta collaborazione tra il Dott. Bruni, nutrizionista ed il Dott. Renzi, esperto informatico.

BMS è rivoluzionario nel campo della nutrizione applicata, poiché è in grado di elaborare una moltitudine di parametri clinici e variabili genetiche per tradurli in un percorso di educazione nutrizionale estremamente personalizzato, altamente scientifico efficace e semplice per il paziente.
BMS è l'unico metodo che elabora i seguenti dati per tradurli in un percorso nutrizionale straordinariamente efficace e pratico:

- Parametri clinici
- Parametri genetici
- Potere terapeutico dei singoli alimenti
- Potere terapeutico delle combinazioni alimentari
- Ciclicità nell'assunzione di specifiche categorie alimentari
- Cronobiologia

BMS è in grado di elaborare sequenze nutrizionali settimanali e mensili per controllare al meglio le risposte metaboliche ed ormonali della persona. Sulla base delle informazioni cliniche inserite dall'utente e rispetto ai dati ottenuti dal test genetico-BMS, si elaborano sequenze nutrizionali estremamente personalizzate.

Le combinazioni alimentari proposte in BMS e la loro precisa collocazione temporale permettono un eccellente controllo degli ormoni e dei fattori metabolici che controllano il senso di fame, alcuni esempi, Leptina, Grelina, Insulina, Glucosio, Cortisolo, Melatonina, Serotonina.

BMS elabora il percorso di educazione nutrizionale sulla base delle reali condizioni cliniche del momento.
BMS si adegua continuamente ai cambiamenti metabolici della persona e lo guida attraverso un percorso nutrizionale estremamente dinamico, personalizzato che diventerà nel tempo un vero e proprio modello alimentare personalizzato.

BMS elabora e sintetizza una moltitudine di informazioni che l'utente andrà ad inserire nelle diverse schede conoscitive.
Alcuni esempi: tutte le patologie in atto o pregresse, tipo di lavoro svolto, se sei uno sportivo e che tipo di sport pratichi, se hai intolleranze alimentari o allergie alimentari, qual è la qualità del sonno, come è la tua funzione intestinale, se soffri di disturbi dell'andamento glicemico, in una donna qual è la condizione ormonale e tanti altri dati. Inoltre ovviamente se effettui il test genetico BMS, sarà in grado di elaborare i tuoi dati genetici con la tua condizione clinica.

Il metodo BMS è stato già adottato da migliaia di pazienti, ma solo nel 2018 fa la sua comparsa come servizio on-line. Se vuoi leggere le recensioni dei pazienti e i risultati ottenuti puoi andare nella sezione dedicata cliccando QUI.

Il test genetico BMS elaborato, dal famoso genetista Dott. K.Grimaldi, prende in considerazione i geni che controllano il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, numerosi geni che controllano il metabolismo dei radicali liberi e la riparazione del DNA, i più importanti geni che regolano i processi infiammatori dell'organismo, il metabolismo dell'acido folico, della Vit. D, della sensibilità al sale, della caffeina, il gene che controlla il metabolismo dell'alcool, la sensibilità al nichel, la predisposizione alla celiachia, la metabolizzazione del lattosio e i geni del comportamento alimentare. Un test genetico estremamente completo ad un costo incredibilmente contenuto.

L'analisi genetica viene effettuata in un laboratorio altamente specializzato in analisi genetiche: GENETICLAB.

Assolutamente no. Tutti i test genetici si effettuano una sola volta nella vita in quanto il suo risultato non può mai cambiare nel tempo. Questo è uno dei tanti vantaggi che comporta eseguire il Test Genetico BMS.

Assolutamente no. Puoi tranquillamente iniziare a seguire il metodo BMS con un percorso di educazione alimentare estremamente personalizzato, in seguito quando lo riterrai opportuno, magari sceglierai di effettuare il test del DNA BMS per conoscere le caratteristiche fondamentali ed uniche del tuo metabolismo.